2016: Pale di San Martino

Due viaggi

Con i  bambini 28-29-30 giugno
Con Mauro 1-2-3-4 settembre

28 giugno

Partiamo la mattina da Tricesimo io con Giovanni (6) e Filippo (3), Alessandro con Stella (6) e Andrea (9). Lasciamo un’auto in Val Canali al Cant dal Gal, San Martino, funivia per la Rosetta, pranzo al Pedrotti. Poi si fa il sentiero, con molti tratti innevati, fino a passo Pradidali basso e infine discesa fino al rif. Pradidali, dove arriviamo per le 6 di pomeriggio.
La neve copre molti tratti di sentiero costringendoci a prestare attenzione, specialmente nella salita verso il passo ma soprattutto nella discesa verso il rifugio.

29 giugno

Lunghissima giornata con 1100 metri di dislivello la mattina fino al Cant dal Gal. Piccolissimo tratto attrezzato, esposto e facilissimo, ma con i bambini serve un po’ di attenzione. Pranzo e poi risalita per la val Canali fino al rifugio Treviso, dove arriviamo a metà pomeriggio. Lo stupore per la gioventù della nostra compagnia colpisce un po’ tutti.

30 giugno

La mattina restiamo in costa verso la forcella d’Oltro per poi scendere in Val Canali. Pranzo alla malga Canali e poi il pomeriggio parco avventura sugli alberi a San Martino, prima che si metta a piovere.

1 settembre

Da anni che non vado a fare ferrate serie… Sono un po’ emozionato.

Grazie Mauro che mi fai compagnia. Arriviamo a passo Rolle per le 14 e partiamo sotto la pioggia verso il rifugio Mulaz. Poco prima del rifugio lasciamo gli zaini e andiamo su in vetta al Mulaz. Siamo in vetta alle 19 e poi discesa verso il rifugio. La salita al Mulaz non è particolarmente difficile, necessita di un po’ di attenzione per seguire i cerchi rossi.
T tecnica, F fatica, E esposizione, giudizio personale, 1 minimo, 5 massimo.

2 settembre

Tutto il sentiero delle Farangole fino al Pedrotti.
La forcella Margherita è facile ma faticosa, la salita al passo delle Farangole è molto faticosa, poi iniziano i tratti attrezzati, niente di che come difficoltà, ma a volte esposti. Risultano più meritevoli di attenzione i tratti non attrezzati ed esposti in costa. Arrivo nel primo pomeriggio.
T 1, F 3, E 3.

3 settembre

Si va al Pradidali per il passo di Ball. Ferrata in traversata con valle a destra.
T 1, F 2, E 2.
Ferrata del Porton in salita.
Discesa per un canalino di sfasciumi, poi lunghissima salita su scalini in verticale, traverso a sinistra in salita e infine breve discesa su scale verso un canalino. Si risale il canalino fino all’ultimo tratto attrezzato che porta alla forcella del Porton.
I canalini sono la parte che richiede più attenzione.
T 3, F 3, E 4.
Ferrata della vecchia in discesa.
Discesa su sentiero fino alla inaspettata parete verticale della ferrata della vecchia. Tanti scalini.
T 2, F 2, E 4.
Mentre noi facciamo ferrate quelli veri fanno lo spigolo del Velo.
Poi si sale al rifugio Velo della Madonna.

4 settembre

Ferrata del Velo in salita.
Scale e traversi verso sinistra per superare la parete inferiore di Cima della Madonna.
T 3, F 3, E 4.
Sentiero attrezzato Nico Gusella dal Porton al Pradidali.
Dal Porton lunghissima e faticosa salita fino a una prima Forcella, poi lunghissimo traverso in salita in diagonale (primo grado non attrezzato non particolarmente esposto, ma richiede attenzione) e qualche attrezzatura.
La discesa verso il passo di Ball è all’inizio su un canalino fastidioso, poi si va su una parete obliqua e si scende in diagonale con il solo cavo, niente scale. Molto faticosa anche se non verticale.
T 4, F 4, E 3
Infine, dopo una fondamentale pastasciutta al rifugio Pradidali, rientro al Rosetta per il passo Pradidali basso.
Prima di prendere la funivia per scendere salgo anche di corsa in cima alla Rosetta. Mi sento in forma!!!